Renato Guttuso


Cosa è una Litografia

La litografia nasce dalla necessità di produrre più copie di un’immagine originale a basso costo e di alta qualità. Il primo, famoso artista a cimentarsi in questa nuova tecnica sembra sia stato l’impressionista Manet nel 1862 con la litografia “Le Ballon”. Seguirono Daumier ed altri.
Ma a dare vasta popolarità a questa nuova espressione artistica è stato Tolouse Lautrec con i suoi manifesti per il Moulin Rouge. Da allora, il contributo della litografia d’arte grafica è stato enorme, come è dimostrato dall’interesse per essa di quasi tutti gli artisti contemporanei. Pochi sanno cos’è una litografia, come si esegue e quali sono i segreti per una perfetta realizzazione.

Caratteristiche tecniche:
Dal greco “lithos”, pietra e “grafo”, scrivo, incido.
La matrice può essere una spessa lastra di pietra calcarea oppure, per motivi di praticità, una lastra granita di zinco.
Si disegna direttamente la pietra con matite grasse, oppure con pennini e pennelli intrisi di inchiostro grasso, e la si sottopone ad un trattamento chimico che “fissa” l’immagine.
La tecnica della stampa litografica si basa sulla naturale repulsione tra i corpi grassi e l’acqua: pertanto, il preparato usato nella fase di fissaggio del disegno è una soluzione di gomma arabica e acido nitrico, che ha lo scopo di facilitare l’assorbimento dell’acqua nelle parti non disegnate, e il rifiuto dell’inchiostro da stampa. Si inumidisce quindi l’intera superficie con una spugna imbevuta d’acqua, che penetra nella grana della pietra e che viene respinta dai segni ottenuti con la matita grassa. Si inchiostra con un rullo e l’inchiostro si fissa solo sui segni lasciati dalla matita, mentre viene respinto dalle zone precedentemente inumidite. La stampa è detta piana perché la matrice non porta rilievi. Il foglio di carta viene collocato direttamente sulla matrice disegnata, precedentemente inumidita, inchiostrata e collocata su un “carrello” del torchio. Questo viene fatto scorrere sotto la pressione di un “coltello” di legno duro su cui è montata una guarnizione di cuoio. Il coltello preme contro la pietra il foglio, che raccoglie l’inchiostro trattenuto dalle parti “grasse” della matrice. Nelle litografie a più colori, viene usata una matrice per ogni passaggio di colore.

Litografia di Renato Guttuso

Tiratura   VIII/XXX              Mis.   50×70

Stato di conservazione:

La litografia presentava una intensa umidità pregressa che aveva provocato    un evidente attacco microbico con conseguente indebolimento del supporto cartaceo, nonché colorazione rosacea e puntinatura nerastra. Inoltre il montaggio su cornice con l’uso improprio di chiodi metallici, aveva causato la formazione di macchie rossastre dovute alla formazione di ruggine. L’intervento di restauro è consistito in tutte quelle operazioni atte al ripristino della sua originale integrità sia dal punto di vista ottico che strutturale, conferendo nuovamente al supporto la sua colorazione originaria oltre che la sua resistenza meccanica. A tale scopo la litografia è stata sottoposta ad interventi ad umido quali lavaggio/disinfezione/sbiancamento/neutralizzazione/deacidificazione e rinsaldo.

Particolari  Prima del Restauro

Particolari delle fasi per via umida


Dopo il restauro


Share

Lascia una risposta