Il Super Slurper nella sua forma gelatinosa. Foto: George Robinson. Cortesia dell’Agricultural Research Service.
Una nuova invenzione per “asciugare” libri, stampe e materiale cartaceo danneggiato dall’acqua.
Con il nome da fumetto che si ritrova potrebbe non essere preso sul serio, e invece Super Slurper (il “Super Succhiatore”) si candida a diventare un prezioso alleato di bibliotecari e archivisti. Si tratta infatti di un composto sintetico a base di amido di mais capace di assorbire un quantitativo di acqua variabile da 2000 a 5000 volte il proprio peso e che per questo si pensa di impiegare per “asciugare” libri, stampe e materiale cartaceo in genere danneggiati durante alluvioni e allagamenti.
Dai campi alle biblioteche. Sintetizzato per la prima volta negli anni ’70 nei laboratori del National Center for Agricultural Utilization Research (NCAUR) degli Stati Uniti, Super Slurper fino a oggi è stato impiegato in agricoltura per migliorare la capacità di assorbimento dell’acqua da parte di semi in germinazione e radici, e nell’industria medico farmaceutica nei pannolini per bambini, negli assorbenti igienici femminili e nelle bende per fasciature. Ora si pensa che sia possibile utilizzarlo con successo anche in biblioteche e archivi.
Superassorbente. Le procedure per asciugare i libri sono infatti lunghe, laboriose e dispendiose: con i ventilatori elettrici, per esempio, possono essere necessarie settimane, così come con altri metodi che prevedono l’impiego di camere a temperatura costante o di fogli di carta assorbente. Super Slurper, invece, costa poco, agisce in 10 minuti, non danneggia l’inchiostro e una volta assorbita l’acqua diventa una pasta gelatinosa facilmente asportabile. Le modalità di impiego esatte, però, non sono ancora note perché il prodotto è protetto da segreto aziendale in attesa di essere brevettato.
(Notizia aggiornata al 6 ottobre 2003)