Pisa, la robotica salverà i libri antichi


Grazie al progetto Mubil, promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, i testi della biblioteca di Trondheim, in Norvegia, saranno digitalizzati e resi virtuali. Marcello Carrozzino: l’obiettivo è «attrarre i giovani verso questo tipo di contenuti»

Salvare la conoscenza. Salvare i libri antichi. Salvarli e farli conoscere alle generazioni future. Questo è il fine ultimo del progetto Mubil, promosso dall’Istituto Tecip e dal suo laboratorio di robotica Percro, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Alla base del progetto c’è la collaborazione tra i ricercatori di robotica pisani e la Gunnerus Library di Trondheim della Norwegian University of Science and Technology. L’obiettivo è «attrarre i giovani verso questo tipo di contenuti, e poi studiare le modalità più appropriate di trasmissioni dei contenuti stessi», come racconta Marcello Carrozzino, uno dei ricercatori del Percro.
Il progetto si svilupperà in due fasi. Si realizzerà, prima di tutto, un’applicazione di “digital storytelling” per la narrazione di una collezione di immagini selezionate dai libri. In questo modo le immagini prenderanno vita attraverso animazioni in tre dimensioni per narrare la storia che descrivono. Alcuni di questi elementi delle immagini saranno resi interattivi per permettere agli utenti di approfondire la comprensione di tutto il contesto.

La seconda fase prevede la realizzazione di un laboratorio tridimensionale da collocarsi all’interno della biblioteca e che consentirà agli studenti e ai visitatori di vivere esperienze virtuali. Il laboratorio permetterà tre differenti livelli di “conoscenze”: il primo di esplorazione attraverso filmati multimediali di oggetti e strumenti presenti nel museo, il secondo di interazione con un’apposita applicazione, un terzo livello “attivo” in cui il soggetto condivide la propria esperienza, per aumentare la conoscenza comune. «Noi – racconta Carrozzino – interveniamo nella parte fruitiva (del progetto, ndr) allo scopo di allargare il pubblico e migliorare la comprensione».
La Gunnerus Library vanta un’imponente collezione di libri antichi già digitalizzati, permettendo così la consultazione di opere difficilmente esponibili al pubblico. La digitalizzazione non è stata sufficiente per garantire la diffusione dei preziosi contenuti. La Gunnerus Library ha ritenuto indispensabile ricercare metodi e strumenti innovativi per valorizzare al meglio il proprio patrimonio librario, e per questa ragione si è attivata la collaborazione con l’Istituto Tecip.

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