L’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci ha bisogno di ”cure speciali”, di un restauro? Il suo stato di conservazione sara’ accertato dagli specialisti, dopo una serie di indagini scientifiche che dureranno circa un semestre. Il grandioso abbozzo monocromo eseguito tra il 1481-82 ha lasciato la Galleria degli Uffizi di Firenze per essere trasferito all’Opificio delle Pietre Dure, il rinomato laboratorio internazionale di restauro che ha sede alla Fortezza da Basso.
I tecnici e gli specialisti degli Uffizi hanno condotto in maniera riservata il trasferimento del capolavoro leonardiano su tavola (246×243 cm), portato a termine con le massime garanzie di sicurezza per un’opera che sembra presentare qualche fraglita’.
All’Opificio per circa sei mesi la ‘grande incompiuta’ del genio del Rinascimento sara’ sottoposta ad una serie di analisi diagnostiche per valutarne lo stato di conservazione. La tavola sara’ oggetto di indagini sofisticate ma non invasive, a partire dai raggi X e dai raggi infrarossi, che cercheranno di valutarne lo stato di salute. Quando saranno stati elaborati i risultati, si procedera’ alla seconda fase del progetto. E solo a quel punto si potra’ decidere se intervenire con il restauro.
Tratto da: AdnKronos
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